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“La Riserva Naturale di Popolamento Animale”, istituita nel 1980 è situata a Tarquinia Lido in località “Saline”. L’area protetta si estende su 170 ettari e presenta un ambiente di notevole interesse scientifico e naturalistico per la particolare vegetazione che comprende specie molto rare e per la fauna presente.
Collegate con l’impianto portuale di Gravisca, che risale almeno al VII secolo, con tracce diffuse di presenze protostoriche, le Saline hanno sempre svolto, nella civiltà e nella politica di quello che fu il Patrimonio di San Pietro, un ruolo primario.
Le vicende del complesso manifatturiero hanno inizio tra la fine del secolo XVII e gli inizi del XIX quando Pio VI, nel 1802, affidò a Giuseppe Lipari l’incarico di creare una Salina (la cui produzione avrebbe dovuto sopperire al fabbisogno di Roma e dei centri del versante tirrenico, a seguito della dismissione delle Saline di Ostia) nella zona del Carcarello, tra la Torre di Corneto e il fosso del Mignone e, più precisamente, nella tenuta della Piscina del Vescovo.La realizzazione incontrò subito delle difficoltà: gli abitanti della città, preoccupati che l’impianto avrebbe potuto procurare insalubrità dell’aria, indussero il Papa a rivolgersi al Tribunale Supremo della Consulta, il cui parere rassicurò i cittadini. Pertanto vennero ripresi i lavori di costruzione, portati a termine nel 1805. Dopo l’Unità d’Italia l’impianto, in cui l’estrazione del sale era affidata alla manodopera dei forzati, ebbe un incremento produttivo: lo stabilimento fu ampliato e migliorato, con la creazione di nuove vasche. II villaggio, originariamente costituito da baracche per i sorveglianti, nel 1889 assunse l’aspetto di un borgo, articolato lungo un viale centrale, con le abitazioni per gli addetti, le strutture di servizio e di pubblica utilità, ornate di elementi di gusto eclettico.
L’opificio per la raccolta, l’essiccazione e la raffinazione del sale venne rinnovato nel dopoguerra. Oggi il borgo, in parte ancora abitato dagli addetti alla Salina, ospita gli Uffici Direzionali e la Stazione del Corpo Forestale dello Stato, che tutela la Riserva Naturale di Popolamento Animale.Il sito accoglie tutto l’anno varie specie di uccelli stanziali e migratori: il Fenicottero rosa, la Garzetta, l’Airone cinerino, il Tarabuso, la Spatola, il Cavaliere d’Italia, il Gabbiano corallino, il Beccapesci, l’Airone Bianco maggiore, la Beccaccia di mare, la Pavoncella, il Cigno Reale, il Fischione, il Germano Reale, il Cormorano, il Falco Pescatore, la Quaglia, il Fagiano.
Oltre agli uccelli troviamo la Volpe, l’Istrice, la Nutria, il Riccio, lo Scoiattolo e la Testuggine comune.
Nelle vasche troviamo diverse varietà di pesci e crostacei : Cefali, Spigole, Anguille, Gamberi, Artemia salina, Granchi e Vongole.
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