To Do Category: Culture
Tuscania, aveva bisogno di un impianto teatrale importante ed efficiente: quello antico, del 1700, distrutto nel 1954 con il crollo della adiacente Torre del Bargello era stato sostituito con un nuovo teatro, ideato negli anni 60 e completato nel 1971, anno in cui la città fu peraltro colpita da un disastroso terremoto. Così il teatro restò sovente chiuso, tralasciato, e non fece parte della vita cittadina, anche perché tutte le energie furono in quegli anni dedicate alla ricostruzione dal sisma; l’impianto teatrale perse tra l’altro quasi subito l’adeguatezza in rapporto alle normative che, in materia di locali per spettacoli, si erano intanto rapidamente evolute, divenendo via via più restrittive. Nella convinzione che per Tuscania, ormai rinnovata con la ricostruzione dal sisma, la promozione culturale poteva e doveva rappresentare un orientamento di attività e di crescita, l’Amministrazione Comunale decise nel 1992 di far elaborare il progetto di ristrutturazione del teatro: ne furono incaricati gli architetti Kanah e Porta di Milano, che, nel periodo di un anno circa, misero a punto una soluzione rispondente alle normative vigenti, curando l’inserimento di forme moderne accanto all’edilizia esistente e con interventi radicali sulla vecchia struttura, al fine di rendere il tutto armonico, sicuro e funzionale, come è oggi ai nostri occhi. I principali aspetti caratterizzanti il nuovo progetto furono:
-mantenimento della cavea e delle balconate esistenti, ricavando un congruo numero di posti disponibili;
-costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, in adiacenza alla struttura semicircolare delle balconate, contenente una scala principale, l’ascensore, la scala di emergenza, gli spazi di accesso ai vari piani ed i servizi igienici;
-realizzazione delle uscite di sicurezza della platea direttamente sulle vie adiacenti il Teatro, senza utilizzare percorsi in zona palcoscenico, come invece avveniva nella preesistente soluzione;
-utilizzo dell’ala del Palazzo Municipale retro stante il palcoscenico per i servizi di palco, camerini, servizi igienici e scale di servizio;
-collegamento al piano terreno tra gli spazi prospicienti le due zone esterne del Teatro, piazza Basile e largo del Teatro, per realizzare una unica hall, accessibile ugualmente dalle due piazze.
Il palcoscenico è stato ampliato rispetto al precedente: i macchinari degli impianti tecnici sono stati sistemati su una zona della copertura, opportunamente rinforzata. Di particolare rilievo è il carattere moderno dato alla volumetria del nuovo edificio sul largo del Teatro: una scelta coraggiosa, ispirata ad una reale rispondenza funzionale e dotata di compostezza nei materiali locali, nonche testimone della nostra epoca per l’armonia delle forme. I lavori di ristrutturazione sono durati 5 anni. Il Teatro Comunale di Tuscania è pronto per rivivere gli antichi splendori; il nome “II Rivellino“, uniformato al rudere delle mura che gli stanno di fronte, vuole simboleggiare l’avamposto culturale che può far avanzare Tuscania negli anni futuri.
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