Terre di Vulci Categoria: Luoghi
L’analisi etimologica le attribuisce origini romane, facendola derivare da un centro anticamente esistito che avrebbe avuto il nome di Cellae Cerris.
Un’altra ipotesi fa risalire il nome a Cerere, la dea delle messi, che si sarebbe trasformato in Cellere probabilmente nell’alto Medioevo.Le prime notizie ufficiali risalgono all’VIII secolo allorquando si fa accenno a Cellulis in un atto di compravendita del marzo 738, conservato presso I’archivio di Stato di Siena. Secondo la tradizione, I’antipapa Innocenzo III avrebbe donato a Viterbo i castelli di Canino e Cellere. Nel 1254 la zona passò sotto il dominio di Toscanella (I’attuale Tuscania), a cui cercò di ribellarsi più volte. Intorno alla metà del Trecento, Cellere giurò fedeltà alla Camera Apostolica per mezzo di alcuni membri della famiglia Farnese attestati in zona fin dal 1340. Successivamente, nel 1537, venne inclusa nel ducato di Castro voluto da Paolo III che favorì alcuni interventi urbanistici e la creazione del borgo esterno all’antico nucleo.
Dopo la distruzione di Castro, nel 1649, Cellere tomò nuovamente sotto la protezione della Santa Sede e nel 1788 fu concessa da Pio VI in enfiteusi al marchese Casali Patriarca, per essere poi annessa al Regno d’Italia, grazie anche ai concittadini patrioti Tommaso e Francesco Mazzariggi.La chiesa di Sant’Egidio è il monumento architettonico più importante dedicato al patrono del paese. La sua costruzione, risalente al 1512-1520) fu commissionata dal cardinale Alessandro Farnese ad Antonio da Sangallo il Giovane.
La pianta del progetto originale è conservata presso la Galleria degli Uffizi a Firenze. Splendida espressione del Rinascimento, la chiesa per l’armonia delle sue linee è stata definita un “piccolo gioiello d’arte”.
Caratterizzata da un impianto a croce greca, al suo interno è perfettamente conservato un meraviglioso pavimento esagonale, e le pareti sono impreziosite da affreschi cinquecenteschi di ottima fattura e di rilevanza storica e artistica.
Il periodo di maggiore splendore di Cellere è legato al dominio dei Farnese e alla sua appartenenza al Ducato di Castro, del quale entra a far parte nel 1537.
La Rocca Farnese e il Palazzo di Giustizia vennero edificati nella posizione dominante il centro abitato sopra un precedente insediamento preistorico.
Nell’architettura della Rocca Farnese sono riscontrabili tracce di stratificazione e di variazioni tipologiche e di destinazione d’uso. È possibile ipotizzare diverse fasi, denunciate da segni di attacchi e collegamenti murari, a partire da una originaria struttura quadrata interpretabile come torre d’avvistamento, successivamente ampliata, fino alla definitiva trasformazione in residenza farnesiana.Si possono osservare resti di coronamento medievale, anch’esso in seguito modificato da interventi edilizi di ampliamento. Non esiste allo stato attuale uno studio puntuale o un rilievo dettagliato di questa preesistenza, che va considerata quale vero e proprio monumento farnesiano.
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